Lo scorso 22 Dicembre, a Palazzo d’Orleans, si è tenuta una conferenza stampa da parte del presidente della Regione Renato Schifani, dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò e del direttore regionale di Anas Raffaele Celia.
L’oggetto della comunicazione è stato l’avvio del nuovo studio di fattibilità della “ipotetica” nuova tangenziale di Palermo, o “Pedemontana“, un’asse stradale di cui si parla oramai da più di un decennio per consentire a palermitani e pendolari di scavalcare l’ingresso in città da entrambe le direzioni e proseguire oltre la città, sia in direzione Catania/Messina, sia in direzione Trapani.
L’obiettivo di fatto è quello di superare il trafficatissimo Viale Regione Siciliana attraverso un tracciato ad arco lungo la cinta dei monti di Palermo, passando approssimativamente alle spalle di Altofonte, Monreale, Giacalone, etc.
Proprio l’orografia della Conca d’oro costituisce un grande ostacolo alla realizzazione di un’infrastruttura così imponente e già in passato si erano stimati costi altissimi per “bucare” le montagne e realizzare, tra le altre, numerose gallerie e viadotti.
Già l’anno scorso ne parlavamo qui, quando una vecchia stima abbozzava un costo totale di intervento da circa 900 milioni di euro. A poco più di 365 giorni circa di distanza e con un governo regionale nuovo di zecca, si torna a rispolverare questo progetto quasi come un mantra ricorrente e con un nuovo studio di fattibilità.
Tanti dubbi nutrivamo prima, altrettanti ne abbiamo oggi.
Non che una tangenziale non serva alla città, sia chiaro. Ma già nel 2016 l’idea di una pedemontana fu estromesso dal Piano Regolatore Generale per vari motivi, che proviamo a riassumere:
- i costi esorbitanti di realizzazione, che nel frattempo sarebbero lievitati a oltre un miliardo di euro
- i vincoli ambientali, problemi idrogeologici che andrebbero superati in fase di progettazione
- i tempi di realizzazione
Oggi mettiamoci anche uno studio di fattibilità in corso su un altro progetto “simile, che prevederebbe la realizzazione di un tunnel sotterraneo la città, anche se con ben altro tracciato ricalcando il vecchio progetto dell’Autorità Portuale che prevede un tunnel fra il piano dell’Ucciardone e viale Francia con relativo svincolo autostradale.
ANAS stessa aveva manifestato nel 2016 tutte le sue perplessità sull’intervento. Aggiungiamo che il Comune di Palermo sta per perdere definitivamente i fondi per il sottopasso Perpignano. Insomma si guarda alla luna, mentre sotto i piedi il terreno scricchiola.
Considerato che anche gli studi di fattibilità costano, e tanto, ci sembra decisamente più opportuno focalizzare l’attenzione e gli investimenti altrove affinchè si migliori la qualità della mobilità su Viale Regione Siciliana, con molti meno denari.
Queste presentazioni corredate da dichiarazioni roboanti dei politici di turno le lasceremmo volentieri nei cassetti della retorica politica, nella speranza che tanti cittadini non si illudano ancora una volta su qualcosa che difficilmente vedrà la luce.
La premessa da fare è che non si tratta di opera da realizzarsi a cura del Comune ma dell’ANAS e peraltro questa ipotetica strada sarebbe tutta realizzata fuori dei confini di Palermo.
Di cosa parliamo? DI spendere soldi per uno studio di fattibilità che dirà che l’opera è fattibile, ovvio, se andiamo su Marte saremo in grado di realizzare una strada in gallerie e/o tra le montagne.
Credo però che il problema dell’attraversamento di Palermo potrebbe essere risolto molto più semplicemente creando un’autostrada sotterranea sotto l’attuale circonvallazione, da mantenersi per l’attraversamento veloce urbano, con sostanziali modifiche volte a ricucire le due “sponde”.
Nutro pure grande interesse per il progetto della galleria sotto il porto che, opportunamente dimensionata, potrebbe servire allo scopo.
Insomma, in soldoni, mi sembra tempo perso, mi sembrano soldi sprecati (quelli dello studio di fattibilità).
@Orazio, concordo. Sono tre opzioni che hanno la possibilità di fluidificare l’attraversamento dalla città, migliorare la vivibilità e in due casi su tre permettere una ricucitura del territorio riprendendosi dello spazio in superficie. Dati i costi, delle tre bisogna sceglierne una.
Ma non basterebbe più semplicemente adeguare Viale Regione raddoppiando il ponte Corleone, costruendo i sottopassi e sistemando gli svincoli, senza dover scavare tunnel, gallerie e via dicendo?
Bologna ha più tangenziali, perfino Monreale ha una circonvallazione, la nuova tangenziale di Palermo è opera che avrebbe dovuto essere realizzata già da tempo!!!! Basta dire no a tutte le grandi opere, servono e vanno fatte come altrove, é ormai questione di sicurezza pubblica l’attraversamento veloce della città…. L’altra volta ho impiegato 50 minuti solo per scendere dal ponte di via Ernesto Basile. Non è vero che serve solo i flussi che scavalcano la città, serve anche il traffico periferico con ben sei svincoli che portano il traffico esternamente al centro con effetto grondaia rispetto a tutti i flussi!!! Se anche proponessero l’hyperloop, il tunnel supersonico, tra le città siciliane io direi subito sì senza esitazioni, basta indugiare, le grandi opere servono eccome!!!! Va scelta sempre la soluzione più efficace e non la meno dispendiosa. Viva il progresso sempre.
Lo stesso viale regione Siciliana con tutti gli svincoli a raso non può fare da tangenziale, è un muro che taglia la città, provate a fare inversione da uno qualsiasi degli incroci, perché di incroci si tratta, il tempo da perdere vi indurrebbe a preferire passare per il centro e il suo traffico! Per me servono anzi due tangenziali, una a ridosso della città e l’altra tra le vallate di Casteldaccia, Misilmeri piana degli albanesi, Partinico, aeroporto a servizio dei comuni dell’hinterland, pensate adesso alla situazione di Belmonte mezzano e altri paesi tagliati fuori da un collegamento veloce con PALERMO per la frana……
Una sopraelevata sopra la tangenziale
Al di là delle perplessità, più che legittime, sul costo e sulla fattibilità dell’ opera, rimane un domanda.
Cosa fare?
O continuiamo a non fare niente o proponiamo qualcosa di alternativo .
Chi progetto, negli anni 50, la Circonvallazione , aveva previsto una sopraelevata ( ci sono ancora i pilastri) poi …… “qualcuno” blocco tale progetto.
Da allora la situazione è peggiorata: via Regione Siciliana non è più una “circonvallazione” ma una strada all’ interno della città , una specie di muro infernale che divide in due Palermo.
In parole povere, a causa dell’ immobilismo e del “benaltrismo” viale Regione Siciliana è diventato un grave problema, un ostacolo per la città.
Oggi le domande sono diverse
-Come collegare l’ autostrada per Catania- Messina con quella per l’ aeroporto e per Trapani?
-Come unire il porto con via Regione siciliana e le autostrade?
-Come collegare meglio le due città divise da viale Regione Siciliana?
Esiste una soluzione che possa rispondere positivamente e realisticamente a queste tre domande?
Attualmente, al di la delle nostre idee, le ipotesi di lavoro sono queste:
– la Pedemontana, proposta dall’ ANAS e dalla Regione Sicilia
– un tunnel sotterraneo fra il piano dell’Ucciardone e viale Francia con relativo svincolo autostradale proposto dell’Autorità Portuale
– Rispolverare il vecchio progetto della sopraelevata, sempre se è ancora fattibile.
-Realizzazione di un tunnel sotterraneo la città, che però nessuno a mai proposto.
Ognuna di queste proposte presenta diverse criticità : i costi, la fattibilità, i tempi di realizzazione, l’ impatto ambientale ma soprattutto ….la volontà politica.
Qualunque ipotesi va bene, l’ importante è decidersi e non continuare a perdere tempo con polemiche sterili e inconcludenti e……. “visioni”.
d’accordo con orazio e ff, basterebbe adeguare la circonvallazione. il problema del traffico non è dovuto tanto ai volumi in attraversamento, uanto a uelli che incrociano la circonvallazione da mare a monte e viceversa. a palermo non abbiamo volumi di traffico elevati, il problema è la congestione dovuta a svincoli fatti male o non fatti. si facciano allora gli svincoli e si ricostruisca il ponte corleone, s’interri la parte centrale (da einstein a calatafimi) e si colleghi il porto attraverso due tunnel, uno da nord e uno da sud. i camion continuerebbero a utilizzare la circonvallazione e ad entrare in città, pochissimi vorranno superare la città andando da messina a trapani o da cefalù a trapani. se si facesse la pedemontana, la circonvallazione rimarrebbe una barriera fra i uartieri a mare e uelli a monte. uattro carreggiate non si possono trasformare in una strada urbana. è una sciocchezza declassare la circonvallazioen a strada urbana. non è facendo la pedemontana che i problemi della circonvallazione sparirebbero. anche il foro italico è una strada urbana, ma è percorsa da camion ed è pericolosissima. due carreggiate, praticamente un’autostrada.
non è mettendo i limiti di velocità che si risolve il problema di strade sovradimensionate per la funzione urbana.
Chiacchiere. In certe fasce orarie viale Regione Siciliana é intasata, guai poi se ci sono lavori in corso o incidentib, chi parla a vanvera NON la attraversa quotidianamente, altrimenti non ne sminuirebbe l’importanza. La mattina viale Leonardo da Vinci, viale Michelangelo, via Belgio, via Pitré e corso Calatafimi sono un INFERNO. Se manchi di uscire ad uno dei pochi svincoli sei fregato, devi fare un giro enorme. NO tram, NO pedemontana, NO termovalorizzatori, NO,b smettiamola di dire NO s tutto.e continuare a vivere in condizioni da TERZO MONDO!
@filippo,
sì tram, sì metro leggera, sì tunnel con il porto, sì svincoli perpignano, e corleone. sul termovalorizzatore ho cambiato idea, sono per un sì perché la discarica produce molti più danni.
la pedemontana non è utile uanto si crede. nessuno vuole andare da cefalù a trapani. la maggior parte della gente entra a palermo. c’è un traffico abbastanza contenuto dalla provincia a est di palermo per l’aeroporto, il resto è traffico che entra ed esce dalla città, che è una città di arrivo, non di passaggio. a ovest di palermo c’è solo trapani. serve uindi un collegamento diretto fra il porto e la circonvallazione, è sull’ingresso e l’uscita dalla città che si blocca la circonvallazione. vanno fatti svincoli nuovi e rifatti uelli vecchi.
@Filippo, dai vari commenti nessuno sta dicendo di non fare niente. Si ragiona su quale delle opzioni sia la più funzionale visto che non si ragiona di pochi spiccioli, cioè tasse nostre. Viale Regione è bloccata sia per i lavori che l’hanno interessata, sia per i recenti problemi relativi all’uscita dalla città lato Catania (il ponte, su cui non dobbiamo abbassare la guardia), sia perché non è una vera e propria autostrada senza considerare che manca una separazione tra veicoli leggeri e pesanti che meriterebbero viabilità alternativa, per quanto possibile.
Poi per quel che mi riguarda c’è un grande sì a tram, MAL, passante ferroviario (la Regione investa e aumenti ‘ste benedette frequenze), anello ferroviario, svincoli, raddoppi ferroviari nelle altre province siciliane e anche Ponte. Sui termovalorizzatori non mi esprimo perché non sono informato e non mi piace parlare a vanvera, temo però che siamo in ritardo per quelli, purtroppo. Dico solo che se devo spendere 1 miliardo e passa, la pedemontana così presentata non mi sembra la soluzione migliore se guardo a 10 anni nel futuro.
Come ha detto punteruolorosso la pedemontana non risolverebbe il problema del traffico della circonvallazione, dovuto a restrigimenti, svicoli non adeguati a quello che poi è diventata la funzione della strada e, secondo me, anche l’attraversamento del tram in corrispondenza dei punti di immissione nella laterale. Parallelamente andrebbe sistemata anche Viale Regione, allora se dobbiamo spendere soldi per lo studio di fattibilità e poi un miliardo per realizzarla, con molti meno soldi si potrebbe sistemare definitivamente la circonvallazione.
Ma tanto sono convinto che non si farà nulla. Non siamo neanche in grado di mettere in sicurezza il Ponte Corleone… A proposito, qualche mese fa si diceva che i lavori erano stati consegnati alla ditta esecutrice, sono iniziati? Ci passo spesso e apparentemente non si vede ancora nulla.
Ma perché molti trascurano l’effetto gronda che si avrebbe sui volumi di traffico, con la creazione di centri commerciali e, si spera, di uffici direzionali periferici (speriamo belli non quello proposto)? MOLTI, infatti, non vogliono andare sempre in centro ma spostarsi nella direttrice s/e – n/o); e non dimentichiamo i grossi centri attrattori di pendolari e turisti nella fascia costiera ai lati della città e, soprattutto, l’aeroporto!!!! Insomma questa vera tangenziale è necessaria come in tutte le città anzi ne servirebbero due! Va scavalcata infatti la dorsale montuosa tra borgonuovo-cruillas e torretta-capaci, o, prevedendo un altro raccordo sotterraneo unito alla tangenziale de qua, o concependo una tangenziale ancora più esterna, che vada da Casteldaccia-Misilmeri a Piana-Torretta-Partinico-Aeroporto. Solo a noi sembrano sogni, perché solo noi dobbiamo accontentarci di riparare l’esistente senza valide soluzioni? Bologna sta realizzando la quarta tangenziale, Brescia ha la metro leggera e noi surrogati….. Sveglia, siamo o no anche noi degni ci infrastrutture dello stesso livello di quelle realizzate altrove? Continuate a dire no e resteremo cittadini di serie c.
Purtroppo, al solito si finisce al pro e contro una determinata opera in maniera estemporanea o ideologica (vedi i ritorni di fiamma sulla MAL…)
Oggettivo che fare qualcosa è meglio di non fare niente; è anche vero che, come ripeto continuamente, le opere pubbliche non sono un “regalo” che paga Pantalone, ma sono costi nostri. Conseguentemente, vanno valutati i pro e contro di una opera. Riguardo alla Pedemontana, registro solo che i flussi di traffico sono stati studiati ed hanno dimostrato che il traffico della circonvallazione è un traffico “interno”: quindi non serve per andare da Catania a Trapani. Possiamo essere contrari, ma è così! A meno che non si rifacciano questi studi.
A questo punto, il costo di tale “strada urbana” mi sembra un po’ eccessivo.
Risolve i problemi della circonvallazione? Forse. Se si deve andare da Calatafimi a via Da Vinci certo no. Ma se la circonvallazione è strada urbana (un po’ come le antiche circle line di Milano) allora il problema va affrontato in altro modo; ricordo la linea 100 dell’Amat o il tram da Calatafimi a Basile (o meglio, a Bonagia) o ancora il passante da Lazio a Sferracavallo.
Anch’io penso che occorrerebbe qualcosa per “scavalcare” la città, se non altro per dare aria a quel povero aeroporto che abbiamo. Ma, se questo è l’obiettivo, allora più che la Pedemontana servirebbe una tangenziale, che, ovviamente, non serve a Palermo ma ad evitare Palermo. Qualcosa tipo da Villabate a Partinico, via montagne. Anzi, mi stupisce non poco che l’Anas “sembra” sia interessata ad un progetto che, oggettivamente e manifestamente, servirebbe solo alla città urbana…
Poi, da non tecnico, mi limito a osservare che erano stati evidenziati problemi “idrogeologici”, che non sono la paturnia di un qualche ecologista dell’ultima ora, ma problemi seri e sostanziali! Sono stati risolti? Chi sà.
Qualcuno ha detto, parliamo, parliamo, ma dobbiamo deciderci. Il mio contributo è che va bene la Pedemontana se si può tecnicamente fare; magari rettificata per evitare grandi spese, un po’ tipo la vecchia Conigliera cui tanti di noi facciamo ricorso per evitare la circonvallazione. Non risolverà il problema, ma sarà una alternativa di sfogo.
La circonvallazione è ormai una strada urbana, tipo e di più di quella di Catania, da migliorare ma anche da ragionarci su in ottica di alternativa all’auto.
Si vuole veramente lanciare Punta Raisi? Bisogna svincolarla da Palermo per tutta l’area centro Sicilia (considero anche Agrigento) con una vera autostrada che bypassa la città.
E per finire, scusate ma non glielo perdono, la politica deve fare strategie: qual è la strategia della Pedemontana? Se è ridurre il traffico della circonvallazione, ho già detto la mia. O mi si risponde con dati, numeri, flussi, o sono solo le ennesime chiacchiere!
Condivido questo tracciato, perché evita di convogliare il traffico di transito su Palermo. Per me della provincia mi viene comodo a Misilmeri andare a Partinico e 5 minuti dopo essere all’aeroporto senza sorbire il traffico di città. Chi da Trapani a Catania idem .
@davide, io vedo che la maggior parte di chi attraversa viale regione sono veicoli che provengono dall’autostrada e devono raggiungere un punto in città. Non capisco poi cosa c’entrino i centri commerciali o gli uffici periferici, non stiamo parlando di di un quartiere da riqualificare.
La tangenziale Casteldaccia-Misilmeri poi non so a cosa possa servire dato che ci sono comodi svincoli sulla A19. Io a Casteldaccia ci abito e davvero non vedo tutto questo flusso di persone che deve andare verso trapani. La pedemontana dovrebbe proprio servire questo flusso di veicoli che mi sembrano davvero molto pochi, se poi facciamo anche la tangenziale da Casteldaccia chi dovrebbe usare la pedemontana? Le infrastrutture si fanno se sono utili, non perché in altre città se ne fanno 5 senza considerare il perché le fanno.
L’ Anas, con la provincia, aveva previsto undici anni fa due tangenziali… Per me se ben progettata anche una andrebbe bene, solo che occorrerebbe passare anche sotto le montagne che sovrastano capaci, torretta, Montelepre….. La città é proprio dietro…. Un peccato dover fare tutta la fascia costiera con l’inevitabile imbuto. Per il resto quando si tratta di valorizzare territori e dare le giuste opportunità alle persone non mi faccio problemi di numeri, che pure sono importanti ma non fondamentali. Altrimenti noi dovremmo avere più linee di metro sotterranea, un aeroporto intercontinenatale etc… Al cospetto di città molto più piccole meriteremmo certe infrastrutture. Dico solo che uno di Belmonte mezzagno che di giorno studia o lavora a Palermo non può restare isolato per una frana pur vedendo la città….che sta proprio sotto. Palermo e Catania meriterebbero di essere collegate in un’ora se adottassimo lo stesso metro che le ferrovie adottano altrove, non dobbiamo accontentarci, come non fanno gli altri, ma pretendere. Una grande autostrada per fortuna arriva a Castelvetrano nonostante lo scarso flusso… Non hanno forse diritto nella vallata trapanese di essere collegati al capoluogo ed alle principali vie di comunicazione? É questione di risposte qualitative non quantitative altrimenti paeselli di poche centinaia di persone arroccate sui monti potrebbero per sempre prendere i ciuchi per muoversi…. Poi esiste il benaltrismo di tanti qui al sud, forse per sindrome di Stoccolma verso che ci tratta da subcoloni….. E allora… Anch’io per scoramento, talvolta capisco la nostra situazione di sottosviluppo, come se ce lo meritassimo.
Per il gli uffici decentrati e i poli commerciali mi riferisco poi al policentrismo tanto sbandierato…. Non possiamo convergere tutti verso il centro geografico della città….
@davide,
per rivalutare i paesini arroccati sulle montagne non serve la tangenziale, che non risolve neanche il problema delle frane. potrebbe semmai accentuarlo. il problema delle frane si risolve con la mitigazione del rischio idrogeologico e con la manutenzione ordinaria di strade, ponti e gallerie, non costruendo tangenziali.
la tangenziale toglierebbe dalla circonvallazione soltanto gli automobilisti che da un paese della provincia vogliano andare in un altro paese della provincia o all’aeroporto senza attraversare la città.
pochi. il resto della gente si divide in automobilisti che vanno da un uartiere all’altro di palermo, pendolari da e per palermo, camionisti diretti al porto. tutti uesti continueranno a utilizzare la circonvallazione. si pensi semmani a fare il nuovo mercato ortofrutticolo a bonagia. toglerebbe dalla strada un bel po’ di camion. si facciano le linee tram e la metro leggera, la gente preferirebbe spostarsi da un uartiere all’altro usando uesti mezzi. si facciano gli svincoli.
come raggiungere il porto? ci vuole una viabilità a parte come il tunnel circonvallazione-porto, con la possibilità di rendere pedonali ampi tratti del lungomare, e al porto si potrebbe fare un grande parcheggio sotterraneo, magari accanto alla stazione dell’anello e servito da una linea tram costiera, navette, piste ciclabili.
Ad ovest di Palermo c’è Trapani ma soprattutto due aeroporti e molti turisti usano l’auto per superare Palermo e raggiungere Cefalù e le altre mete a est di Palermo. Serve pertanto migliorare l’attraversamento del capoluogo, sullo stesso sito di Viale Regione in sotterranea migliorando prima la viabilità laterale a monte ed a valle del viale.
@Davide, quindi dato che abbiamo già problemi idrogeologici buchiamo le montagne per costruire una strada che probabilmente sarebbe un cantiere perenne per la manutenzione?
I numeri sono fondametali per la sostenibilità delle opere, ma non sono solo il numero di abitanti di una certa zona; tu fai l’esempio dei voli intercontinentali dall’aeroporto di Palermo, ma ti sei chiesto perché non li abbiamo nonostante siamo la quinta città d’Italia? Semplicemente perché le tratte vengono programmate dalle compagnie aeree in base al numero di passeggeri, se non abbiamo un volo diretto per la Cina è perché in pochi dalla zona di Palermo vuole (o ha bisogno) di andarci. Se fosse una questione politica invece li avremmo.
E sta proprio qui il problema. Una buona amministrazione non è quella che costruisce infrastrutture solo perché a Bologna ne hanno dieci e quindi non possiamo essere da meno, ma quella che le costruisce se sono veramente utili, altrimenti si costruiscono cattedrali nel deserto. È lo stesso discorso del ponte sullo stretto: “eh in Giappone costruiscono ponti lunghissimi che collegano le isole, non possiamo noi non averne uno che collega la Sicilia alla Calabria”. Ma a cosa serve se poi i Frecciarossa si fermano a Salerno e se Palermo e Catania sono collegate da una ferrovia a binario unico o da un’autostrada che è un colabrodo in cantiere perenne?
Non si tratta di benaltrismo, si tratta di pretendere che i nostri soldi vengano spesi bene. E infatti sono d’accordo con la metropolitana: quello è un buon modo per togliere le macchine dalla circonvallazione e avere al contempo una strada che sistemata a dovere possa fare da collegamento alle due autostrade. Questo miliardo usiamolo in questo modo: sistemiamo i ponti e gli svincoli di Viale Regione e costruiamo la metropolitana.
Non sono d’accordo, senza le grandi opere tutto il ben altro non si è mai fatto, con le grandi infrastrutture ci sarebbe la concreta speranza, anzi il dovere di mettere tutto a sistema. Mi pare che in ottica ponte si stia già rimodernando tutta la linea ferroviaria e perfino la tangenziale si inserisce a detta del governatore, nella direttrice che coinvolge l’opera sullo stretto. Ma perché mai poi delle gallerie nella roccia producono dissesto? Sono anzi meno impattanti rispetto ad una strada in superficie, la verità è che pensiamo sempre in piccolo, ci accontentiamo di surrogati vari….. Dalla metro, con l’anelletto, al viale, detto circonvallazione, che pure è tra le strade più trafficate d’Italia così come Palermo è la città più congestionata. Certe opere Palermo le merita e basta non sono annacamenti di qualche politico….. Le altre città più progredite devono essere da esempio. Impariamo inoltre a fare i grandi incroci, con grandi spazi, su più livelli senza fare incontrare i flussi a raso come al motel Agip…. Soldi spesi male!!! Provate a pensare Palermo come città posta al nord…. Le avremmo o no certe infrastrutture? Avremmo o no il ponte se la Sicilia fosse più a nord? È tutta una questione geopolitica e di considerazione verso i cittadini. E noi col benaltrismo inutile e l’autocommiserazione facciamo solo il gioco di chi ci vuole arretrati e comodo, eterno, succube bacino elettorale.
@davide,
ecco cosa succede a bucare le montagne
https://www.radiocittafujiko.it/il-mugello-devastato-dall-alta-velocita/
non ho niente in contrario a bucarle uando veramente serve, ma in uesto caso servirebbe, come dicono magick, orazio, marco e altri, un ammodernamento della circonvallazione con svincoli che funzionano e interramenti.
Sarebbe bello tornare alla mentalità di fine ottocento…. C’erano tante cose da fare, tanto ben altro pure allora, ma sono stati edificati il teatro Politeama e il Massimo nello stupore dello stesso Re d’Italia, che ebbe a dire: ma anche vi serve un teatro così grande? Oggi direste che sono state opere inutili? Oggi il nostro riscatto sono le infrastrutture….. A che serve la tangenziale? A cosa serve la metro? A cosa serve il ponte? Solo a queste latitudini ci pone questi interrogativi….. Che vergogna. Prima si competeva con le principali città d’Europa ora ci annachiamo se battiamo paesini per vincere un premio alla cultura come nel 2018. Avete ragione voi sistemiamo prima i marciapiedi e le buche….poi emigriamo ed ammiriamo altrove il progresso e le grandi opere! Ah rigorosamente in fila ai traghetti perché il ponte non c’è e l’aereo costa caro…
La mancanza della tangenziale si trasforma anche in un problema economico per l’aeroporto.
Io per esempio abito nel centro della Sicilia e, pur trovando a volte biglietti aerei più economici da e per Palermo, non mi sognerei mai di utilizzare Punta Raisi. Una volta l’ho fatto e ho perso l’aereo pur partendo abbontandemente in anticipo, restando intrappolato in Viale Regione per via di un banale incidente che ha paralizzato il traffico.
Quindi come me ci saranno migliaia di persone che preferiscono Catania (che non a caso ha flussi di traffico largamente superiori), ad esempio la maggiorparte degli abitanti delle Madonie, del nisseno e dell’agrigentino, e così l’aeroporto di Palermo perde competitività e ricchezza. Aspetto con ansia il completamento del passante ferroviario pe poter arrivare direttamente in treno a Punta Raisi partendo ad esempio da Caltanissetta o Enna.
Poi se pensiamo al turismo, la mancanza della tangenziale rende poco praticabile gli spostamenti dei turisti che viaggiano in auto. Ad esempio sono poco praticabili gli spostamenti tra le mete poste ad Ovest di Palermo, come Terrasini, Castellmmare del Golfo, San Vito Lo Capo, e quelle ad Est come Cefalù, le Madonie, dovendo attraversare la circonvallazione nelle ore diurne.
Se poi vogliamo parlare degli spostamenti interni alla città di Palermo, non vedo perchè non dovrebbe utilizzare la tangenziale chi ad esempio vuole andare dalla zona via Oreto-Bonagia verso San Lorenzo o allo Stadio, da Corso Calatafimi verso la zona Nord o Sud della città, da Via Ernesto Basile verso Partanna o Via La Malfa, e viceversa.
Una tangenziale non ha semafori, è un sistema chiuso che presenta solo svincoli obbligati e sicuri, non avrebbe le interferenze di traffico dei quartieri, presenta velocità di percorrenza superiori in sicurezza.
L’orografia della Conca D’Oro è stata, secondo me, sempre il problema principale per il reperimento dei fondi, dovendo realizzare l’opera quasi tutta in galleria, quindi molto costosa.
Ricordo che fino al ’94, cioè fino all’apertura della tangenziale di Catania, la circonvallazione della città etnea era un inferno. Poi la tangenziale ha regolato il traffico, ha dato la possibilità di spostare i maggiori punti di attrazione nei pressi della tangenziale (grandi ospedali, Ikea, centri commerciali, mercato ortofrutticolo), liberando la città da enormi flussi di traffico per chi va da Messina a Siracusa.
Finalmente qualcuno che di fronte ad una grande opera necessaria per la città non si oppone adducendo il “ben altro” da realizzare!!!!! Grazie di esistere…. Secondo me siamo di più noi che vogliamo lo sviluppo rispetto ai benaltristi…. Siamo solo maggioranza silenziosa, facciamoci sentire e pretendiamo ciò che ci spetta. Avere un attraversamento rapido alternativo al viale regione é questione di sicurezza pubblica in assenza di ponti adeguati che ricuciscano la città (solo 4 per tutta Palermo), si rischia il blocco cittadino anche per un banale incidente! Anch’io voglio recuperare il nostro viale e lo possiamo fare meglio con un’alternativa!!!!!
Ponti che ricuciano la città….
@davide, la pedemontana non è il massimo o il politeama e schifani non è umberto primo perché di nome fa renato. renato zero.
serve attraversare la città? si può trasformare l’attuale circonvallazione in ualcosa di simile alla pedemontana, interrandola ed elimininando tutti i semafori, gli incroci e le rotatorie fatte male. così anche il nostro amico pablo potrà raggiungere l’aeroporto, e al tempo stesso i palermitani non avranno una barriera che separa interi uartieri.
due piccioni con una sola fava, non vi sembra? e invece si vorrebbe fare un doppione che non risolverà i problemi della città.
@Davide, ci sono studi in base ai quali il ponte non è sostenibile perché gli attraversamenti non coprirebbero i costi di realizzazione e manutenzione. La maggior parte dei siciliani si muove in aereo che non è affatto caro, tranne il periodo natalizio cioè una volta all’anno. Ho fatto qualche mese fa Palermo-Milano A/R a 60€ 1 ora e 20 minuti, e secondo te dovrei attraversare il ponte sullo stretto impiegando 12 ore per arrivare?
Ripeto: non sto dicendo di non fare le opere, ma di fare quelle che servono: sistemare viale regione, fare la metro sotterranea e il tunnel per il porto per togliere auto e camion dalla circonvallazione.
Il problema non è sistemare via regione…é semplicemente doveroso farlo, ma creare un’alternativa; se scoppia un tubo del gas o c’è un incidente, oppure si deve evacuare una vasta zona per un qualsiasi allarme, infatti, dove fate defluire migliaia di auto? Abbiamo anche pochi ponti e poche vie di fuga…. Con la tangenziale interi tronconi potrebbero anche essere chiusi per rendere più scorrevole e sicura via regione per un servizio più centrale. Ho fatto anche l’esempio dell’autostrada per Mazara del Vallo, sempre scorrevole e con poco traffico dopo Partinico… ma andava fatta o no per voi? Contano sempre e soltanto i numeri o il miglioramento qualitativo e la messa in sicurezza di una metropoli (benché gestita da paesone). I catanesi giustamente ci prendono in giro pure per l’assenza di metro e tangenziale…. Servono alternative, non una sola strada, anche se bellissima, come potrebbe diventare via Regione. Dico solo questo, non è che non si possa vivere senza metro e tangenziale, ma da cittadino vivrei meglio e sarei più sicuro nei miei spostamenti se avessi più alternative al pari di città dell’importanza di Palermo. É brutto invidiare gli altri, nessuna legge della fisica impedisce di fare cose belle e utili anche qui. Il “ben altro” lo voglio anch’io,volendo fare metafore, non è che se stai morendo d’inedia rifiuti l’acqua perché non hai da mangiare….intanto beviamo…. Avremo una speranza in più… Tutto finalmente potrebbe essere messo a sistema in un’ottica di coordinamento degli interventi e da paesone diventeremo, anzi torneremo, ad essere una grande città.
Per quanto riguarda il ponte, ci sono studi che dicono che l’insularita’ ci costa già sei miliardi l’anno, la verità è che l’opposizione al ponte è puramente ideologica e non può essere diversamente, solo in Sicilia un ponte divide anziché unire!!! È sempre stato inteso come qualcosa di estremamente positivo realizzare un ponte… Ma da noi anche i simboli positivi possono essere visti con negatività per pura presa di posizione ideologica, stavolta le opere a corredo del ponte sono state già avviate, il ben altro è già stato appaltato, finanziato o progettato in molti casi e comunque pensato proprio per la futura presenza del ponte!!!! Dite che non ci sia nulla di concreto? La sua realizzazione era già partita… É stata solo bloccata!!!! C’era una causa pendente per centinaia di milioni…. Non ci sono più scuse… Per fortuna, e lo dico anche per voi… É ripartito tutto. Purtroppo il benaltrismo è simile alla sindrome di Stoccolma…. Da colonia diamo ormai abituati a chiedere l’elemosina, senza pretendere, ed osanniamo chi ci umilia come cittadini di serie b assecondando scelte solo di natura geopolitica, accontentandoci non già delle briciole, ma della promessa delle briciole rispetto alle colossali opere che al nord realizzano perfino a prescindere dal consenso dei territori.
LE OPERE PUBBLICHE E …..LA DECRESCITA FELICE
I trent’anni di ” immobilismo amministrativo” , in cui qualcuno ha deciso che in questa città non dovevano essere fatte opere pubbliche che favorissero la “mobilità privata e su gomma” ( strade, ponti, sopraelevate, tangenziali, tunnel, parcheggi , ecc. ecc ) e non bisognava migliorare o semplicemente garantire la normale manutenzione della viabilità stradale esistente , hanno determinano una situazione di …….. “immobilismo viario”.
In parole povere, spostarsi da una parte all’ altra della città è un impresa QUASI IMPOSSIBILE, anche con i mezzi pubblici.
Per esempio : sapete qual’ è la strada “più rapida”, escludendo l’ intasata e caotica via Messina marine, che permette a un tir o a una semplicemente auto che sbarca al porto di raggiungere l’ autostrada per Catania- Messina?
Via Buonriposo, cioè un budello di strada che unisce piazza ponte Ammiraglio con via Oreto.
Appare evidente che il problema non è se costruire una tangenziale ( o pedemontana ) o una strada che colleghi il porto con le autostrade, ma ……. costruirle tutte e due.
Inoltre bisogna potenziare le vie che “scavalcano” viale Regione siciliana per evitare che Palermo sia divisa in due.
Se non si realizzeranno tali opere, in tempi relativamente brevi, Palermo è destinata a un rapido declino economico , sociale e….. demografico.
Era forse questa la famosa “decrescita felice” di cui alcuni auspicavano l’ evento?
Condivido pienamente, chi governa sa bene che dalle opere pubbliche e dalle infrastrutture passa lo sviluppo di una comunità…… Per questo siamo arretrati e molti, col benaltrismo inutile, avallano e supportano tale pilotato immobilismo!!!! Vi ripeto, siamo in uno stesso paese, al nord come al sud, una città come Palermo al nord avrebbe più linee di metro, più tangenziali, più ponti, la Sicilia avrebbe il ponte sullo stretto….. É solo questione di precise scelte umane e politiche l’immobilismo che ci affligge, il benaltrismo è pura idiozia. Noi sempre più arretrati loro sempre più evoluti. Prima almeno avevamo il gusto del bello, guardate col centro direzionale cosa hanno partorito con mezzo miliardo di euro, a Milano avrebbero fatto mai un progetto simile? Avremmo potuto avere la nostra city, peccato. Orribile. Ah sapete che a Torino stanno facendo il primo troncone della seconda linea di metro con un mld e 800 mln? A voi poco più di un mld per un’opera fondamentale sembra un’enormità…. Sapete com’ è finanziata? Col pnrr…. Ma come l’Europa non finanziava solo progetti di mobilità dolce? Così ci avevano detto per fare il tram al posto della metro…..da Piccolo ammiravo la metro sotterranea a Roma o Milano, e mi chiedevo perché non avessi simili opere anche nella mia Palermo… In fondo non venivo da un paesino…. Ora, dopo trent’anni continuo a chiedermelo, ma stavolta ho più risposte…. E i benaltristi mi aiutano a capire….
Forse non ci capiamo, continui a parlare di benaltrismo, di sindrome di Stoccolma ma nessuno ha detto che 1 miliardo è tanto e non dobbiamo spenderli. Io ho detto che dobbiamo spenderli, pure di più, per fare la metro sotterranea che hai visto a Milano e che sognavi anche qua. Scommetto che a Torino la metro la stanno costruendo perché i numeri dicono che è conveniente farla. O credi che nella Milano capitale del business, della pianificazione, della concretezza e del profitto a ogni costo costruiscono così senza guardare all’utilità delle cose e alla sostenibilità economica. Tu invece vorresti bucare una montagna col rischio ambientale connesso solo per avere una strada di backup nel caso si rompe un tubo alla circonvallazione.
Oggi ho percorso viale regione dalla rotonda Da Vinci fino all’autostrada, bene ho impiegato più tempo nel traffico da via libertà che non per percorrere la circonvallazione, pur con tutti i semafori e i limiti di velocità che questa strada ha. Ciò vuol dire che l’obiettivo deve essere quello di togliere le macchine dalle strade e usare mezzi pubblici, non costruire strade che invogliano a usare il mezzo privato. Con meno traffico si libera per forza di cose anche viale regione che potrebbe fungere da rapido collegamento fra le due autostrade. Io vorrei che se ne spendessero anche 10 miliardi ma per fare linee metro capillari, sistemare viale regione e costruire un tunnel per il porto.
Appena partiranno i lavori in via perpignano, o si interverrà per il tram su viale regione o per il ponte corleone ricordati di quello che hai scritto, ci sono giorni in cui ci metti quindici minuti altri in cui ci metti tre ore e mi è capitato!!! una settimana fa ho impiegato 50 minuti solo per scendere dal ponte di via E.Basile, non puoi immaginare quanto avrei voluto proseguire per una vera tangenziale….e avere un’alternativa!!!!!! Cosa possibile se venisse realizzata una strada parallela più esterna su cui deviare il traffico.
Dobbiamo scegliere se restare paesone, e continuare a competere in modo ridicolo con piccoli centri come nel 2018, o diventare una grande città che offra più alternative ai propri utenti.
Io non mi accontento di aggiustare il realizzato perché è un dovere, voglio ciò che ci spetta come cittadini di serie A, come se fossimo in una grande città del nord.
La nuova tangenziale avrà un’immancabile effetto gronda su tutti i flussi anche quelli interni! Chi abita alle estreme periferie e deve andare ad est o ad ovest, preferirà questa strada piuttosto che attraversare con chilometri di traffico via Leonardo da vinci o viale Michelangelo o via Villagrazia, Via falsomiele e Bonagia, via Cruillas etc……Non so più come esprimere il mio concetto, l’utilità di una tangenziale in una grande città congestionata credo che non necessiti di spiegazioni!!! Si realizza e basta, perché non c’è e perché, se anche viale Regione fosse una superstrada, e potrebbe diventarlo, sarebbe comunque un’utilissima alternativa. Ovvio, si può non fare, ma sarebbe un grosso errore che peserebbe in futuro come la sua mancanza ha pesato in passato!
Perfettamente d’accordo con FF, Magick e punteruolorosso, non avrei saputo dire meglio quanto sia inutile costruire un altro nastro d’asfalto a cintura di Palermo, rispetto ai volumi di traffico effettivi e ad esprimere invece la necessità di rendere sicura ed efficiente l’infrastruttura che abbiamo (progettata negli anni 50 costruita nei 60 e modificata ancora fino ai 90!)!
@ Davide
Non capisco perché continui ad attribuire, a chi non la pensa come te, idee che non gli appartengono! Trovo molto scorretto deformare l’opinione altrui per presentarla come assolutamente non condivisibile solo per dare forza alle proprie idee. Più volte infatti, ti è stato fatto notare che chi non è d’accordo con il tuo punto di vista, vede nella soluzione di un problema complesso come quello di cui stiamo parlando, un’azione multiforme che agisce su tanti fronti, come il potenziamento dei mezzi pubblici per ridurre il traffico privato, la costruzione dei tunnel porto-circonvallazione, l’interramento del vialone centrale (che avrebbe come effetti ricucire i due fronti della città e fare uno scorrimento veloce per andare da parte a parte) la rimodulazione degli svincoli, a mio parere pericolosissimi perché spesso muti (senza segnaletica orizzontale o verticale). È un po’ semplicistico dire che la pedemontata risolverebbe i problemi della circonvallazione: la città rimarrebbe divisa in due, la circonvallazione rimarrebbe una strada pericolosa, i camion che sbarcano al porto dovrebbero attraversare ah a parte ancora più grande di città per immettersi nella pedemontana, con buona pace della riduzione del traffico, dello smog e dei tunnel sotterranei… Parli di rivendicazioni del sud nei confronti del nord, ma le frustrazioni non troveranno ristoro semplicemente buttando denaro sul nostro territorio (arricchendo i pochi speculatori) e per fare colate di cemento (che distruggono la nostra terra e le nostre capacità), così come fare enormi petrolchinici negli anni ’60 non ha risolto il problema disoccupazione né ci garantisce benzina a costi inferiori, ma ha addirittura creato ulteriori problemi! Usciremo dal degrado e dall’arretrarezza economica, sociale e mentale, quando metteremo a fuoco le nostre potenzialità e non inseguiremo il nord degli anni 60/80, ma guarderemo al futuro, al progresso e alla tecnologia, quella vera, quella utile. Invece mi sembra che tra ponte sullo stretto, pedemontana e inceneritori stiamo facendo un bel viaggio nel tempo, nel passato però!
@belfagor
Per favore non citare a sproposito la Decrescita felice che non teorizza affatto di non fare nulla ma, al contrario, di trovare la migliore soluzione possibile, che, spesso, non è quella che viene immediatamente proposta e che di frequente è molto più semplice, meno costosa, meno impattante e di più facile e veloce realizzazione, di quello che viene prospettato. Tu parli di immobilismo e di politica delle chiacchiere che decrescita felice non è: dove sarebbe la felicità, cioè il raggiungimento del benessere, nel non fare manutenzione, nel non progettare e costruire servizi pubblici di trasporto?!
E aggiungo, se anche dovesse servire solo quel 10 % di utenza che deve scavalcare la città, e non è così, poiché queste persone hanno il diritto di raggiungere un aeroporto realizzato colpevolmente in zona decentrata o altra destinazione, trovandosi peraltro in prossimità di una delle più grandi città del paese, devono poter contare su tempi certi di percorrenza avvalendosi di una vera tangenziale. Ragionando solo per numeri, e non per qualità e diritti, daremmo ragione a quel pirla di giornalista romano che, avendo percorso l’autostrada per Mazara del Vallo, si interrogava circa l’utilità di un’autostrada semivuota per andare nella valle del Belice!!!! Come se quell’importantissimo territorio non dovesse essere collegato in tempi normali col capoluogo della regione più grande d’Italia.
Parlò di un’autostrada nel deserto, il deserto è nella sua mente……..perfino i trasporti si realizzano spesso in perdita per servire l’utenza. E’ questione di scelte anche qualitative, non solo quantitative, se vivi o arrivi in una grande città devi poter contare su una vera tangenziale, su una vera metro (non surrogati), su un trasporto capillare etc….anche per collegare il quartiere meno popoloso e distante.
La civiltà di un paese si misura dai diritti che riconosce ai propri cittadini e dai servizi che a questi mette a disposizione…
Milano, città del nord qua presa a stella polare dello sviluppo, ha due aeroporti.
Linate, vicino alla città quasi come Boccadifalco, si raggiunge con il bus 73 (non con un pullman privato!) per il quale non occorre biglietto aggiuntivo se si è in possesso dell’abbonamento, altrimenti si paga 1 euro e spicci; da poco poi si ha l’alternativa della metro blu M4 (linea che sarebbe dovuta essere pronta già ai tempi dell’Expo, nel 2015!) e che soltanto oggi ha visto l’apertura delle prime 4 fermate a partire da Linate.
Malpensa, in provincia di Varese, quasi al confine con il Piemonte, è finalmente raggiungibile da Milano con il Malpensa express che offre due tragitti da/per la stazione centrale oppure Cadorna, fermando, tra gli altri, anche a Saronno e a Busto Arstizio.
Mai e poi mai mi sognerei di raggiungere questi aeroporti con il mezzo privato perché i parcheggi sono molto costosi e perché un incidente in autostrada, anche in un tratto breve come per Linate, mi farebbe perdere l’aereo.
Nella pedemontana forse non potrebbero aversi incidenti?!
@Davide certo che sarà un inferno con i lavori al ponte Corleone e perpignano, ma tu continui a ragionare prendendo a riferimento lo status quo del mezzo privato, io invece pretendo una Palermo dove tu non avresti neanche dovuto trovarti nel traffico di viale regione perché avresti alternative all’auto. Sei tu che pecchi di benaltrismo perché è come se dicessi “dopo anni in cui non si è fatto niente almeno prendiamoci la tangenziale”. Ma è un contentino dato dai politici esattamente come il ponte sullo stretto, così fra 40 quando a Milano viaggeranno in Hyperloop a noi daranno i frecciarossa che a loro non servono più. Ma io non mi accontento, non voglio essere il fratellino povero a cui si danno gli abiti dismessi, io voglio che Palermo abbia le stesse potenzialità delle città europee.
Quanto ai numeri, non so se la Mazara del Vallo andasse costruita, però ti racconto una cosa. Quando sono stato 20 giorni a Milano ho preso casa a Romano di Lombardia, un paesino di 20 mila abitanti vicino l’aeroporto di Bergamo. Se guardi questo paese non ha un collegamento autostradale diretto con Milano (ne tanto meno una tangenziale), bisogna prendere due provinciali e fare solo 17 minuti (su 52 del tragitto) in autostrada da Monza. Eppure stiamo parlando della grande Lombardia dove si investe in opere pubbliche, perché non si è costruita un’autostrada che passa anche da Treviglio e altri paesi, con un bel bacino di abitanti? Forse questi abitanti non hanno il diritto di andare a Milano o a Malpensa? Evidentemente è tutta una questione di numeri, che ti piaccia o no; da questi paesi devono prendere il treno per la centrale di Milano e da lì la metro o il Malpensa express per l’aeroporto.
@irexia, aggiungo una cosa al tuo ragionamento, che condivido; io seguo un forum di aviazione dove molti esperti dicono che Linate andrebbe chiuso per sviluppare gli altri aeroporti, ma viene tenuto aperto per volontà politica. Immagineresti mai una cosa del genere nella grande Milano? Come per dire che certe infrastrutture possono pure paradossalmente essere da ostacolo per lo sviluppo di una città.
io sono per il recupero totale di viale regione, per la costruzione di altri ponti etc…solo che questi sono interventi già programmati e doverosi, non è dicendo no ad una nuova importante opera che si attiveranno per il resto. Non intervengono proprio perché sanno che i disagi sarebbero tantissimi perché mancano alternative!!! A proposito di hyperloop sapevate che la società aveva proposto alla Sicilia di sperimentare sulla tratta Palermo-Trapani? Secondo voi cosa ha risposto la politica? Io gli darei carta bianca e darei un calcio in culo a chi ci ha trattato da cittadini di serie B o C. Ma sono sicuro che molti qui direbbero prima della fantascienza fateci le strade, i merciapiedi, le trazzere…. Io sono invece per fare tutto, anzi per pretendere tutto altro che contentini……
Da ingegnere do totalmente ragione a FF, Magick e Punteruolorosso.
Pure al nord hanno una pressochè inutile pedemontana.
L’ingegneria dei trasporti, come tutti gli altri settori dell’ingegneria, si basa su calcoli, non su chiacchere.
ah ecco perché Brescia e Catania hanno la metro sotterranea e la tangenziale e Palermo no, grazie per l’illuminazione. Sei come l’Enel…mi illumini.
E…per fortuna a castelvetrano arriva l’autostrada….coi vostri numeri non sarebbe mai arrivata. Selinunte e Segesta, Motia etc….le avremmo viste col mulo.
Una curiosità secondo voi l’ingegneria dei trasporti il ponte sullo stretto serve? O siamo l’unico posto tagliato fuori da una lingua di mare che non merita un collegamento stabile?
E tutta geopolitica e volontà di sviluppare territori a dispetto di altri. Serviamo come bacino elettorale e di consumo per i beni prodotti al nord, nonché come mano d’opera, i numeri servono solo quando fanno comodo all’una o all’altra ideologia e sono sempre in disaccordo.
La risoluzione dei problemi con il solo adeguamento di Viale Regione, senza la realizzazione una vera tangenziale che bypassi la città, è pura fantasia.
Che solo il 10% sia traffico extra cittadino inoltre, mi sembra alquanto improbabile. Penso infatti alle decine di autotreni merci, furgoni di corrieri, privati cittadini che devono andare da Est ad Ovest di Palermo, dovendo raggiungere la Provincia di Trapani e l’aeroporto di Punta Raisi , o viceversa la Provincia di Messina e tutto l’entroterra.
Non esiste in nessuna grande città italiana un viale urbano che serva sia da arteria prettamente cittadina che da autostrada/tangenziale.
Roma, Milano, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Napoli, Bari, Messina, Catania, hanno tutte tangenziali, o autostrade che fungono da tangenziale, che consentono di non entrare nel centro urbano e intasare il traffico cittadino.
Poi ognuno può avere la sua idea legittima di sviluppo urbano, si può discutere civilmente su tutto, ma immaginate cosa sarebbe attraversare e superare ad esempio Roma, Milano, Bologna, entrando all’interno della città come si fa a Palermo.
La cosa assurda per me è il fatto che si parli nel 2022 di un’opera che secondo me si sarebbe dovuta realizzare almeno trent’anni fa.
Ed è assurdo inoltre sentire ancora parlare con nostalgia dei piloni esistenti su viale Regione, per la costruzione una orrenda sopraelevata all’interno della città, che invece di ricucire i quartieri a monte e a valle, avrebbe irrimediabilmente creato due città totalmente disunite oltre che un obbrobrio visivo e motivo di degrado sotto le carreggiate. Meno male che questa invece, per il suo impatto, non sia stata realizzata.
Oh finalmente…pensavo di essere l’unico a sostenere le grandi opere!!!!!!
E’ proprio così nel vedere il tracciato della tangenziale o il ponte sullo stretto mi sembra di osservare opere così ovvie nel loro contesto che si fa fatica a pensare che esistano solo su carta…..avrebbero dovuto essere presenti da decenni!!!!!!!!!!!!!!!
Vediamo se anche stavolta vinceranno i benaltristi e i no-a tutto….o gli ambientalisti della domenica. In ogni grande comunuità le opere si fanno e si mettono a sistema, il viale regione e la tangenziale comunicheranno tra loro, saranno l’una complementare all’altra e alternativa se serve.
LA TANGENZIALE NON SERVIRA’ SOLO CHI VUOLE SCAVALCARE PALERMO, MA FA RARA’ DA GRONDA PER TANTI FLUSSI VERSO ZONE PERIFERICHE DELLA CITTA’ NELLA DIRETTRICE N/O – S/E. Pensate a a chi abita a Borgonuovo o Villagrazia parte alta o Mezzo monreale, Molara etc…..può evitare di scendere fino al viale regione…….
Come sempre accade, ci si scalda per qualcosa senza avere chiaro di cosa si sta parlando.
Anzitutto, non si parla di una “tangenziale” ma di una circonvallazione esterna perchè le tangenziali si costruiscono lontano dai centri abitati proprio perchè il loro scopo è non incrociarsi con il traffico cittadino (da cui il nome).
Se guardiamo il progetto attuale, sono previste uscite a Bonagia, Oreto (veloce per Sciacca), Monreale e Boccadifalco; è evidente che senza una viabilità locale integrata a Monreale e Boccadifalco, zone densamente urbanizzate, non costituisce un’alternativa efficente al viale Regione (perchè da via Oreto dovrei prendere la pedemontana se poi devo farmi corso Calatafimi o via Pitrè o Passo di Rigano?).
Se deve scavalcare la città, si resta comunque incastrati nei tratti terminali della A29 e A19.
Ripeto: certamente utile, molto costosa per quello che serve, si ottiene lo stesso risultato con una larga strada urbana.
Poi, a mio parere, non è un problema “ecologista” ma proprio tecnico (i problemi idrogeologici avanzati da tecnici). Vi ricordo che è stato il WWF locale a proporre proprio l’interramento della circonvallazione, che non è un’idea balzana: a Bruxelles è così.
Infine, concordiamo tutti che l’immobilismo è senz’altro la cosa peggiore. Però l’immobilismo viene anche da una carente programmazione. Oggi si sta discutendo di un’opera che servirà per i prossimi 50 anni, e mi sembra invece che si guardi al dito anziché alla luna. Non è benaltrismo, non si parla di non fare una grande opera ma decidere quale. Sulla pedemontana c’è gà stato un progetto e dei pareri: perchè ostinarsi ad oltranza? Anche questo ha come conseguenza il non fare nulla.
Volete un esempio: Caronia (maggioranza) ha affermato che se si ragiona di Pedemontana si deve rimettere in gioco il centro direzionale della Regione! E dov’è finita la programmazione, la strategia?!?
@Davide: apprezzo molto la tua passione, ma sul Massimo aveva ragione il Re. A Palermo non serviva, non è mai servito e non servità un teatro così grande. Oggi il Massimo è un meraviglioso monumento, ma un teatro non è un monumento…e un’autostrada non sarà mai un monumento.
Ci si scalda tanto quando si sta soltanto discutendo su quale sia l’opera più utile per i prossimi decenni e non per i primi 5 anni dalla sua realizzazione. Se questo non è il luogo del confronto, ditemi voi quale dovrebbe essere. Personalmente poi, come già chiarito, sono pure a favore del Ponte se la politica non è miope, pensando al consenso a breve termine, e inizia a programmare una Sicilia che sia hub centrale dei trasporti nel Mediterraneo e collegamento con il Maghreb che si svilupperà.
Ho letto le dichiarazioni della Caronia (vabbè…) sul centro direzionale e inizio a pensare che la pedemontana sia soltanto un’occasione per ottenere nuova edificabilità, del problema trasporti potrebbe interessargli meno di niente. Comunque, speriamo ci possa essere un dibattito pubblico che ci permetta di valutare quale sia la soluzione migliore tra la suddetta (Pedemontana) e l’interramento di viale Regione siciliana con il suo definitivo upgrade a stuttura autostradale. Con l’occasione potreste pure non lamentarvi più degli autovelox “che servono a far cassa”, come se non fosse sufficiente non correre manco fossimo al Mugello.
L’interramento di viale Regione Siciliana appare certamente la più valida soluzione. Chi lo propone però non indica, stranamente, come dovrebbero svolgersi il lavori, che durerebbero svariati anni (forse decenni?) e che chiuderebbero l’unica misera strada di scorrimento di cui è dotata la quinta città d’Italia, con immensi problemi di traffico, di protezione civile (allagamenti, terremoti, eventi metereologici estremi) e chi più ne ha più ne metta.
Insomma l’interramento o la sopraelevata sulla circonvallazione sarebbero le soluzioni più logiche ma ormai, allo stato attuale, mi sembrano di impossibile realizzazione.
La tangenziale pedemontana rimane quindi l’unica strada percorribile perché capace di servire a chi deve semplicemente attraversare la città sia a chi deve muoversi internamente da un capo all’altro servendo di fatto benissimo tutti i quartieri a monte dell’attuale circonvallazione e parzialmente anche i quartieri a valle (dallo svincolo Oreto si raggiungerebbe via Ernesto Basile e quindi piazza Indipendenza ed il centro storico).
Noto poi che purtroppo il provincialismo di noi palermitani sembra essere inestirpabile. Siamo gli unici in Italia che abbiamo a cuore le finanze dello stato, tutte le grandi città d’Italia sono dotate di una tangenziale, alcune ne hanno più di una, per lo più sottoutilizzate (mi vien da pensare alla tangenziale esterna di Milano). Noi dobbiamo ponderare bene i costi, gli altri continuano a costruire autostrade a 3 corsie vuote (guarda la BreBeMI), metropolitane, tangenziali esterne, noi ci dovremmo accontentare di aggiustare un pò la circonvallazione, perché a Palermo va bene così. Direi che è arrivata l’ora di svegliarsi.
@Vicchio all’epoca dell’unità d’Italia Palermo aveva gli stessi abitanti di Roma e Milano… Culturalmente erano forse anche più fervida…. Il teatro Massimo era assolutamente dimensionato a quella Palermo, un leone di città ambiziosa e nobile. Ora facciamo le competizioni coi paesini….
Se non sbaglio (vado a memoria) sulla pedemontana i tecnici (quelli veri, non da tastiera) hanno espresso pareri negativi mentre l’interramento della circonvallazione é solo un’idea, una proposta.
Ora, ovviamente, il magico governo regionale che ci meritiamo, invece di aprire i cassetti e leggere, ha stanziato altri soldi per studiare il già studiato, soldi che andranno a foraggiare qualche tecnico amico che si esprimerà chissà come.
Visto che sull’interramento della circonvallazione nulla è stato detto di tecnico, mi trasformo io in tecnico da tastiera e dico che con le talpe al giorno d’oggi si scava senza interessare il piano stradale. Peraltro, vista la necessità di superare l’Oreto, l’interramento (e lo scavo) dovrebbe avvenire a buona profondità, per la contentezza di chi misura la bontà delle opere in base alla difficoltà di realizzazione.
E infine: ma che c’entra il Massimo?
Ho citato il Massimo nei messaggi precedenti perché sembrava opera inutile a qualcuno…. Menomale che è stato realizzato…. Ma allora c’era una Palermo diversa, organizzò anche l’esposizione nazionale e stampo’ diverse linee di tram fino a Mondello…. Non si diceva no all’epoca e i problemi non mancavano… Stessa cosa per l’autostrada per Mazara, per alcuni inutile….
Le cose si possono anche non fare…. Ma se volete tornare sulle palafitte fate pure io vorrei abbracciare il progresso e fare quelle opere he non a caso hanno tutte le grandi città…… Per avere valide alternative e migliorare la qualità della vita perché non ci dobbiamo accontentare…..
I dati ci sono, se uno lo vuole conoscere.
Nel 2020 sono transitati sulla A29 6.033 veicoli leggeri e 515 pesanti (fonte Anas). L’ultima distanziata nella classifica italiana.
Anche la A19 non sta messa bene, almeno con i dati 2018, visto che CAS non li aggiorna…
Personalmente, a me la A19 torna comoda quando vado a trovare i parenti una, due volte l’anno; chi paga la manutenzione tutto l’anno non sono io (forse…)
Per fare il Massino ci sono voluti 33 anni, 23 per riaprirlo, grazie a Colui Che Non Può Essere Nominato… 🙂
Cerchiamo di mantenere il focus della discussione sulla pedemontata.
E’ indubbio che la circonvallazione non sia già oggi (ma in verità anche ieri) una strada decente: si allaga spesso e volentieri, dato che non ci sono nemmeno le grate di scolo nei tratti in discesa che così diventano delle piscine, ha degli svincoli pericolosi, senza segnaletica orizzontale o verticale, mentre a Milano la tangenziale ha le uscite numerate.
Condivido quanto esposto da Pablo sulla soluzione sopraelevata: avrebbe generato degrado e sarebbe stata obbrobrio. Non solo, sempre a Milano, il cavalcavia Adriano Bacula è vietato dalle ore 20 alle ore 6 perchè chi risiede viene disturbato dal rumore delle auto che lassù sfreccerebbero a tarda ora (e chissà che in caso di incidente non decollerebbero per poi atterrare dentro una casa).
Sulla pedemontana sembra di ricordare anche a me che i pareri espressi furono negativi, in primis per motivi idrdogeologici: essendo ai piedi di una zona montuosa, riceverebbe a cascata le acque dalle alture, praticamente la situazione in occasione di piogge (e ricordo che gli eventi meteorologici estremi saranno sempre più frequenti) sarebbe anche peggiore rispetto a quello che accade oggi alla circonvallazione, quindi “di bene in meglio!”, è il caso di dirlo!
@ mdm
A me sembra che l’atteggiamento provinciale sia quello di chi ritiene che strutture e opere già perfettamente riusciti altrove, come l’interramento di grandi corsi stradali (chi ha citato Brussel, io ho avuto modo di apprezzarli in POrtogallo), quasi per effetto di un incantesimo di stregoneria, qua a Palermo non si possano fare! Ma perché?
Provinciale è chi a priori non vuole vedere come sarà il risultato finale e boccia ogni intervento sul preesistente, come se le opere pubbliche si dovessero fare in un giorno e sopportare un cantiere e cambiare le proprie abitudini per un po’ fosse una sofferenza insopportabile e ingiusta da subire per capriccio di qualcun altro! Le spese per investimento comportano un’uscita odierna in vista di un benessere futuro, stessa cosa per le opere pubbliche, come sarebbero i numerosi interventi proposti da Magick, FF, punteruolorosso…
Chi propone che la circonvallazione venga resa decente, finalmente con gli interventi che non sono stati fatti finora, con le misure nemmeno mai progettate, con gli interventi che l’odierna tecnologia consente, non suggerisce affatto di “accontentarsi di aggiustare un po’ la circonvallazione”, ma, al contrario, pretende una strada sicura, veloce, fatta bene, non impattante sul tessuto urbano, come si fa altrove! Perchè qua no?
Se venisse fatta la pedemontana, il Comune che finora non ha fatto nulla, perché dovrebbe dedicare attenzione alla circonvallazione? Questa, anzi, perderebbe interesse anche agli occhi dei cittadini e rimarrebbe così com’è: indecente. Questo sarebbe accontentarsi!
E provinciale, da tipico frustrato del sud che anela alla crescita del nord anni 60/80 invece che al PROGRESSO degli anni moderni, è pretendere di usare il proprio mezzo privato per andare in aeroporto, sostenendo sia un proprio diritto, ma tacere sullo stato infimo del servizio ferroviario che invece, per natura, dovrebbe essere il mezzo privilegiato per raggiungere un aeroporto, dato che il numero di incidenti ferroviari è notevolmente inferiore rispetto a quello degli incidenti stradali!
Infine, un’ultima valutazione che mi è tornata alla mente leggendo il presunto nesso tra pedemontana e centro direzionale regionale: mi dichiaro concorde con FF.
La circonvallazione quando fu pensata non era “in mezzo” alla città, ma è stata la città che, disordinata e senza piano regolatore, ha fagocitato la circonvallazione.
Ecco, penso che la pedemontana sia una scusa per espandere ancora di più la città, trasformare altri terreni in edificabili, con conseguente loro aumento di valore, che genera speculazione edilizia, determinando la cementificazione del terreno e quindi un “effetto gronda” della pedemontana, ma non sul traffico no, sullo scivolamento delle acque meteoriche (eccallà! Ci risiamo!): insomma mi sembra che qua non sappiamo imparare dai nostri errori, ma ne facciamo sempre più, sempre gli stessi! Svendiamo il nostro territorio a chi ci fa brillare davanti agli occhi i vetrini colorati e noi con un sorriso ebete in volto, abbocchiamo…
Hai ragione, @irexia, e chiedo umilmente perdono. Restiamo sulla Pedemontana.
Come ho detto, non sono ideologicamente contrario…ho delle perplessità che vorrei chiarirmi. Ad esempio, sono stati stanziati 7.360 milioni di euro per la progettazione: perchè una nuova progettazione? Ci sono delle novità rispetto ai progetti circostanziati fatti in precedenza? Magari si, vorrei solo saperlo.
Ho trovato un articolo d’epoca, https://palermo.mobilita.org/2009/02/19/tangenziale-interna-ed-esterna-nuovi-progetti-della-provincia/ , che parlava proprio di due soluzioni, così come le avevo ipotizzate prima. La scelta attuale sembrerebbe, se proprio la si vuole salvare, al ribasso e da parte della stessa ala politica (Avanti, Musotto). Hanno “esagerato” nel 2004 e nel 2009 ed oggi non c’è più lo stesso traffico di allora? Gli studi sui flussi sono stati aggiornati?
Nella presentazione (7 slide in tutto) si parla di “restituzione della circonvallazione di Palermo a funzioni prevalentemente urbane”. Non sono concettualmente contrario, l’ho già detto, ma chi legge deve capire che la circonvallazione diverrà una strada come via Leonardo da Vinci, via Michelangelo. Magari è anche bello così: c’è un progetto presentato alla XVII Triennale di Milano che immaginava la circonvallazione come “una nuova via Maqueda”.
@irexia, anche secondo me la pedemontana potrebbe diventare la scusa per un nuovo sacco e per non fare nulla alla circonvallazione. il centro direzionale andrebbe fatto a brancaccio, sarebbe raggiungibile da 8 provincie su 9 senza attraversare tutta palermo. solo trapani ne avrebbe degli svantaggi. a tal proposito si espresse l’ing. panzarella, autore di uno studio per arretrare la stazione centrale a maredolce, in modo da evitare l’inversione di marcia del passante dovuta al fatto che c.le è un capolinea.
non si fa una pedemontana perché c’è il centro direzionale, e non si fa un centro direzionale perché lì ci passerà la pedemontana. due oper pressoché inutili che non risolvono i problemi della città, ma riempiono le tasche della politica e dei cementifici.
amo le gallerie, ma ueste fanno paura. guardate ancora il mugello, per non parlare della valsusa o di oper autostradali devastanti sotto l’aspetto idrogeologico.
https://www.agoravox.it/Alta-Velocita-un-disastro-a-nove.html
come dice orazio, l’interramento della circonvallazione si può fare in talpa, senza disturbare il piano stradale attuale che verrebbe, una volta scavato il tunnel, destinato a ricongiungere le strade oggi interrotte dalla circonvallazione.
Qualcuno saprebbe postare o indicare dove trovare il famoso documento in cui l’ANAS boccia la pedemontana? Su internet non ho trovato nulla se non le dichiarazioni di esponenti della giunta Orlando secondo cui “l’ANAS ha bocciato tutto”. Trattandosi degli stessi per i quali “non vengono più concessi finanziamenti per la costruzione di metropolitane”, mi permetterete di non dare molto conto a quelle dichiarazioni.
@Irexia va bene la TBM (costi elevatissimi, forse, da ignorante, più alti di quelli della pedemontana, ma non è un problema) ma gli svincoli dovranno pur salire in superficie? Come si fa a non interrompere il traffico dell’unica arteria di collegamento di una città metropolitana di più di un milione di abitanti?
A- tutte le città hanno tangenziali
B- se tutte le città hanno tangenziali ci deve pur essere un motivo e non credo sia quello speculativo edilizio
C- non abbiamo abbastanza strade e ponti in grado di ricucire la città
D- viale regione sicilia non potrà mai fare da circonvallazione proprio per la tipogia delle uscite tutte a raso, perché di tratta di viale urbano costretto a vestirsi da raccordo… Tanto che il buon professore ha disseminato di limiti di velocità la strada urbana con limiti ridicoli anche di 30 km/h
E- fino a quando non vi sarà un’alternativa valida scordatevi seri interventi su tale strada cittadina, non la di può chiudere, né come abbiamo visto depotenziare o restringere. La sinistra non ha voluto far finanziare un primo troncone di metro di appena sei km e qui mi proponete di fare un tunnel di 15-20 km ad alte profondita’ e questo si senza possibilità di svincoli intermedi, a servizio della sola utenza di scavalcamento della città!!!!
F- tangenziale e viale regione come ho già detto sarebbero complementari, si interviene su un troncone del viale e si dirotta il traffico sulla parallela tangenziale e viceversa. Viale regione negli anni potrebbe diventare un gioiellino.
G- il fatto che non passi sotto i rilievi per sbucare da Borgonovo a Capaci o è un errore rivedibile o fa trapelare l’intenzione di costruire altra dorsale ben più esterna.
H- suggerirei di concentrarci sul tracciato (traforo per capaci) e sull’ubicazione del centro direzionale, che speriamo non sia l’ecomostro proposto.
Nessuno può dire, infatti che l’opera non sia utile, come per il ponte la di può solo osteggiare per partito preso, per tema di mire speculative o per ideologia… Il tunnel di scavalcanto servirebbe davvero solo l’utenza verso trapani non essendovi alcuna possibilità di svincoli intermedi, quindi visto che vi piacciono i numeri… Meno utenti e costi più elevati anche ambientali di smaltimento degli inerti dello scavo molto più lungo delle previste gallerie sulla pedemontana.
Tra un po’ avrete tutti un assaggio di cosa voglia dire intervenire su quel viale senza alternative… Molti avrebbero pagato chissà quanto per poter prendere una tangenziale per evitare il ponte Corleone…. Ma avete memoria corta? L’unica stranezza è che quella tangenziale non era lì ad accoglierci da decenni!!!!
Dirottare sul troncone corrispondente della tangenziale per fare i lavori sulla circonvallazione? Centinaia di auto da portare tutte a monte di Monreale? Quali strade hanno tale capienza da evitare ingorghi peggiori di quelli che provocherebbero i lavori in viale regione?
Mi sembra pura follia.
Ma perché a Monreale? Sulla tangenziale… Vedi opposizione puramente ideogica ad un’opera utilissima… Scavare venti km di tunnel senza possibilità di uscite e con utenza limitata é meglio?
Le due strade sono relativamente vicine possono servirsi vicendevolmente per lavori invasivi o incidenti. È quello che serve…. Un’alternativa!!!!
Ragazzi, non lo dico per partito preso, questa tangenziale è utilissima, farei magari un’altra galleria per capaci…. E di questo si discuterà sicuramente, prevedendo comunque un’uscita anche per il centro direzionale qualora se ne confermi l’ubicazione in via Ugo la Malfa. Le due infrastrutture, come detto, devono fare sistema, sono due grandi assi che corrono in parallelo.
Mi trovo pienamente d’accordo con quanto illustrato a Irexia che ha ben argomentato il proprio punto di vista. La Circonvallazione ha, nonostante tutto, delle potenzialità ma se non si porta a termine il raddoppio di Ponte Corleone, sottopasso Perpignano e sovrappasso piazzale Giotto, come si potrà portare avanti il progetto della pedemontana?
Vero, l’uno non esclude l’altro ma sono pronto a scommetterci che fra due anni lo bocceranno.
Ps: A me fa specie leggere di gente che altrove parlava (con riferimento a Mobilita) di pifferai/ciarlatani e pronti al comando, che non hanno più lettori. Poi viene a commentare qui sotto mentite spoglie 😀
Intanto diciamo si…. O vogliamo dire no? E perché?
@antony977 sovrappasso Piazzale Giotto? Di che si tratta?
@vicchio65,
la circonvallazione non diventerà mai una strada urbana. ha uattro carreggiate, di cui uelle centrali a tre corsie. non è mettendo il limite di velocità a 50 che si risolve la cesura fra uartieri a monte e uartieri a valle. ci sarà sempre chi la userà come pista per decollare. per chi abita a valle della circonvallazione (la maggior parte dei palermitani) la pedemontana non servirà a nulla, essendo lontana e raggiungibile attraverso i pochi assi di penetrazione già intasati a causa degli incroci con la circonvallazione. la pedemontana è utile a chi viene dalla provincia orientale e vuole raggiungere l’aeroporto e viceversa, inutile al resto dei palermitani che continueranno a preferire la circonvallazione, molto più a portata di mano, anzi di pedale. in molte città d’europa ho visto assi viari di tipo autostradali correre in trincea o in tunnel al centro delle città. a dusseldorf hanno pedonalizzato il lungofiume interrando comletamente il tratto corrispondente alla città. colonia e amburgo idem. si tratta di assi importantissimi per i porti che sorgono lungo il reno e l’elba. mai visto un camion entrare in città.
la circonvallazione potrebbe, nel suo tracciato attuale, diventare una specie di pedemontana, svolgendo al tempo stesso una funzione di passante e di continuità del traffico mare-monti grazie a interramento e nuovi svincoli.
@punteruolorosso, sai che quando penso all’interramento di viale regione penso proprio a quel tipo di riqualificazione? Ne vale la pena.
@ mdm
Conosci qualche cantiere che non generi disagio? Oppure nessun lavoro di ammodernamento della circonvallazione si dovrebbe mai fare perché ne abbiamo disturbo? Ripeto: i lavori arrecano un fastidio, un danno, che è temporaneo e che si è pronti a sostenere e sopportare nell’ottica di un beneficio futuro!
@ Davide
“INTANTO diciamo di sì… O vogliamo dire di no? E perché?” dici.
La prima frase sembra quella usata per acchiappare voti dai sempliciotti “ALMENO votalo!” perché cosa posso fare oltre e cosa desidera di più il candidato?!
Il perché no, mi sembra sia stato ampiamente argomentato… È il perché sì, che non mi sembra così convincente, il gioco non vale la candela, la spesa è più alta dei (supposti) benefici…
Per me le argomentazioni contro la pedemontana sono assolutamente inconsistenti e frutto solo di schieramento a priori.
Dite che bisogna guardare ai numeri e poi volete fare un tunnel sotto viale regione che serve solo utenza di scavalcamento non potendo avere uscite come la tangenziale…. Sopra ho evidenziato una decina di ragioni a favore dell’opera ma per voi non bastano…. Poi nessuno vuole depotenziare viale regione, una grande città ha bisogno di più assi di scorrimento, anche veloci, col tempo quella strada può diventare un gioiello ed essere attraversata in tutta sicurezza. La tangenziale, in una città con penuria di assi viari (via Roma è out, via mare tra anello, depuratore e lavori porto idem, mancano ponti sull’oreto…) rappresenterebbe una valida opportunità in sinergia con viale regione. I quartieri lato monte sono popolosi, vedete quanti abitanti hanno Borgonovo, Cep, Uditore, Cruillas, Molara, Calatafimi Alta, Mezzo Monreale, Bonagia, Chiavelli, Villagrazia-Villaciambra, via Aloi, Santa Maria di Gesù, Ciaculli, via Falsomiele, Altarello, Bocca di Falco, Palmerino, Olio di Lino-Pagliarelli etc… Più Monreale, Altofonte etc… E potrebbero evitare, per via delle destinazioni sempre più periferiche, di intasare via regione percorrendo la tangenziale ed evitando i tappi ad es.di via Da Vinci o Michelangelo… Per non parlare degli indubbi vantaggi per l’aeroporto….
Vorrei piuttosto passare sotto i rilievi alle spalle di Borgonovo e sbucare a Capaci….. Sarebbe perfetto.
Mi sembrano cose talmente ovvie che mi vergogno. quasi di evidenziarle.
@Davide, provo per l’ultima volta a spiegarti perché le tue motivazioni non hanno senso, poi la chiudo qua perché se non si vogliono prendere in considerazione concetti diversi dai propri è inutile discutere.
A. Tu parli degli abitanti a monte di viale regione, ma dove si recano ogni giorno queste persone? Io ho un amico che abita a borgo molara, lui ogni giorno deve scendere in città e per forza di cose continuerebbe a usare la circonvallazione. Quanti sono come lui? Non basta dire come fai tu che questi abitanti devono andare fuori Palermo per farlo diventare realtà. A questo servono i numeri dei flussi di traffico che tu odi, a capire l’uso che si fa delle strade. Se la maggior parte sono nelle condizioni del mio amico viale regione sarà sempre intasata.
B. Quelli a valle della circonvallazione non cagherebbero di striscio la tangenziale semplicemente perché dovrebbero salire fin quasi a Monreale per poi riscendere. Tragitto superfluo in più, almeno mezz’ora, che vanificherebbe il vantaggio di non passare per viale regione, anche quando questa è intasata dal traffico. Stessa cosa per farli andare fuori città o all’aeroporto, tempi di percorrenza maggiori.
C. Usare la tangenziale per deviare il traffico e chiudere viale regione per lavori. Da quali strade fai salire le macchine fino alla tangenziale? Da via Altofonte? Immagina di prendere centinaia di macchine che intasano tre corsie della circonvallazione e falle passare tutte per un bugigattolo come via Altofonte, oppure per corso Calatafimi alta che spesso è già trafficata di suo. Si creerebbe l’ingorgo perfetto, inestricabile.
Non basta dire che una strada in più crea alternative perché non è detto che sia così o che l’alternativa sia meglio dell’originale.
E in tutto questo viale regione resterebbe sempre la strada brutta, pericolosa e che taglia in due la città che è adesso.
@magick, ottima analisi. la circonvallazione verrebbe comunue usata dalla maggior parte dei palermitani, dato che la pedemontana si troverebbe troppo lontana, raggiungibile solo attraverso i già intasati assi che incrociano viale regione. anni addietro, ad atene ho visto la strada che dall’aeroporto conduce al centro. fu fatta per le olimpiadi. correva tutta in trincea. gli svincoli erano rampe che consentivano di raggiungere le complanari. ad essen, in germania, c’è una cosa simile che passa sotto al centro della città, con la differenza che fra le due carreggiate della strada in trincea c’è una linea di u-bahn (una specie di metro-tram). si potrebbe fare una cosa del genere anche in viale regione. trincea con al centro una linea metro. del resto sulle compalnari ci sarebbe già il prolungamento della linea 4 verso la stazione centrale, ottima cosa. il centro direzionale potrebbe, come detto, sorgere a maredolce, dove in corrispondenza di una stazione del passante e dello svincolo forum servirebbe 8 provice su 9, senza bisogno di attraversare la circonvallazione. non si fa una tangenziale per servire un centro direzionale messo in una posizione sbagliata. si fa il centro direzionale al posto che gli spetta.
@ff, la densità è la parola giusta. non possiamo espandere la città all’infinito, dobbiamo riualificare uello che c’è. la pedemontana, paradossalmente aumenterebbe il traffico.
Scusate, ma un’eventuale sotterramento della circonvallazione non è che prevede necessariamente gli svincoli a raso. Andate a guardare il Ring di Brussel: proprio lo stare nel sottosuolo consente di prevedere delle uscite laddove servono.
@punteruolorosso, mi trovi d’accordo infatti. La città va completamente ripensata in materia di trasporti e consumo di suolo, una speculazione che mafia e conniventi vollero e che ha soltanto creato i danni che tutti conosciamo. Densità elevatissima, c’è bisogno di respirare. Per cui fare sì ma bene, altro che “dire no a tutto” come riporta falsamente qualcuno.
Non possiamo fare tutto in centro, Palermo é già la città più densa d’Italia, dobbiamo cercare di allontanare i flussi di traffico e decentrare… tanto che il policentrismo sembra essere il faro delle nuove amministrazioni. Io non vado quasi mai in centro, mi muovo esclusivamente sulla direttrice di viale regione e in futuro della tangenziale. Tutte le città hanno una tangenziale, un motivo ci sarà…. Noto che fate fronte compatto contro chi espone idee diverse dalle vostre, inutile restare a commentare qui quando non c’è interlocuzione paritetica e si mette in dubbio pure il dato reale inconfutabile e di lapalissiana evidenza per difendere il fronte del no ed il benaltrismo inutile. Avete abbondantemente spiegato le ragioni del tunnel con scarsa utenza, costi elevatissimi e senza uscite? Io ho elencato una serie di ragioni… Voi cosa? Beh cantatevela è suonatevela tra di voi, io seguirò l’evoluzione della grande e utillisima opera facendo il tifo per la sua definitiva approvazione (al contrario di qualcuno).
Ah, per coerenza, quando sarà pronta, continuate a passare dal centro o a restare incolonnati in via regione. Sono certo che a Roma smantelleranno il raccordo perché hanno letto dell’utilità del vostro tunnel…. In viale regione vanno solo fatti tutti quei lavori per metterla in sicurezza e ricucire la città, visto che hanno previsto solo incroci a raso, bisogna passare dove serve al di sotto di questi (oreto, perpignano, Giotto, forum atc…) , prevedendo piazze e verde sopra. Magari utilizzare qualcuno di quei piloni per collegare tronconi di questa strada ad alta capacità con la nuova tangenziale…. Evitando di passare dagli imbuti.. Penso al verde ai lati di corso Calatafimi alta che può ospitare una diramazione per la tangenziale sfruttando i piloni per realizzare rampe di collegamento, velocizzando anche il collegamento per Monreale. Non si deve rosicchiare altro suolo per fare palazzi di 14-20 piani senza parcheggi come si è fatto nel sacco di Palermo…ma per realizzare infrastrutture! NON POSSIAMO, infatti, andare tutti in centro, centinaia di migliaia di mezzi non ci stanno a piazza indipendenza e nemmeno in via regione, dobbiamo allontanare e ridistribuire i flussi di traffico come si fa in tutte le città del mondo. Laddove insiste già una città densissima non si può far altro che andare a fare infrastrutture per decongestionare il centro incanalando, e attraendo col policentrismo, i mezzi verso la periferia, con la previsione di parcheggi di interscambio per merci e persone, e razionalizzando gli accessi verso il centro con mezzi pubblici efficienti, mettendo anche a sistema la fruizione del porto da parte dei tir, come previsto con le piattaforme di sosta, in attesa del tunnel Francia-porto o di altri sempre utilissimi collegamenti.
Felice anno a tutti.
Tolgo il disturbo.
Chi parla di prendere “le tangenziali completamente interrate” di Bruxelles come esempio da seguire, evidentemente non ha mai visto la città, o ha visto solo il centro da turista. Io ci ho vissuto, quindi posso parlarne con cognizione.
Bruxelles è circondata a Nord, a Est e ad Ovest da autostrade/tangenziali (chiamatele come volete) tutte a tre corsie e tutte a raso, tranne qualche breve tratto in trincea poco profonda con scarpate in terra.
Queste tangenziali hanno tutti grandi svincoli che le collegano ad altre autostrade che escono fuori dalla città, o agli assi di penetrazione verso il centro.
Il cosiddetto “Ring” interrato che molti nominano, e che vorrebbero paragonare a viale Regione giustificando un probabile interramento della nuova tangenziale sotto di esso, non è altro che un viale urbano che circonda il centro, non a caso viene chiamato Boulevard.
Non potrei immaginare Bruxelles priva delle tangenziali che la circondano, sarebbe una città congestionata come e peggio di Palermo, e non sarebbe collegata capillarmente con il resto del Belgio e del Nord Europa.
E poi, discorso ovvio ma che non viene nemmeno citato da chi parla di un improbabile tunnel sotto viale Regione, riguarda i costi spropositati che avrebbe il tunnel sotto viale Regione sia in termini economici che ambientali, vista l’estensione di 13/14 km di scavo, di materiali da smaltire e anche qui di falde intercettate. Costi economici e ambientali di gran lunga superiori a quelli che avrebbe la tangenziale.
Vi auguro Buona Anno a tutti, e che sia un anno proficuo per tutte le infrastrutture siciliane.
@pablo, la trincea al centro della città l’ho vista a essen e in altre città, non a bruxelles che ho visto solo due volte. l’esempio di atene riguardava la strada verso l’aeroporto. non sono a dusseldorf da turista, ci vivo e conosco benissimo sia dusseldorf che la ruhr fino a colonia.
anche colonia o munster hanno i ring, ma si tratta di vialoni urbani, non di autostrade come viale regione siciliana. viale regione non sarà mai un ring urbano. vorrebbe essere un’autostrada, ma non ci riesce. va allora aiutato a diventare un’autostrada vera e propria, liscia, senza incroci e con rampe di collegamento alle complanari.
ho anche vissuto a brema, che non ha le dimensioni di palermo ma è pur sempre una città di medie dimensioni interamente coperta da freuentissime linee tram. non hanno un cityring a causa dello sviluppo longilineo della città. anche palermo è longilinea da sud-est a nord-ovest, e non ha bisogno di ring ma di un corridoio di attraversamento, un asse interno che faccia da spina dorsale per il traffico pesante e non. a uesto corridoio vanno poi attaccati i tunnel da e per il porto. non siamo roma, milano o parigi bruxelles, ma palermo. una città costiera con le montagne alle spalle che dovrebbe valorizzare il suo rapporto, anche commerciale, con il mare, attraverso infrastrutture che servano a collegare il porto con le autostrade. esattamente come si è fatto con l’aeroporto. il lungomare va poi pedonalizzato. non so se a barcellona, tanto citata in uesto sito, abbiamo fatto una cosa del genere. dobbiamo imitare le città di mare, non bruxelles o parigi.
comunue ringrazio te, davide e altri sostenitori della pedemontana per il contributo al dibattito. anche da parte vostra ci sono delle ottime idee, sostenute da argomentazioni scientifiche. il problema è solo politico, e per politico intendo l’idea che si ha dello spazio pubblico e del bene comune.
@Irexia disagio? Interrompere il traffico nell’unica arteria che collega due sponde di una città metropolitana di 1,2 milioni di euro tu lo chiami semplicemente “disagio”? Cosa accadrebbe se ci fosse una calamità, un terremoto? Quali sono le reali alternative alla circonvallazione al giorno d’oggi? P.s. rimango sempre in attesa di avere copia del parere negativo dell’ANAS di cui tutti parlate. Magari così riusciró a farmi un idea personale più corretta, affidandomi a pareri tecnici e non a pareri da tastiera.
Non capisco perchè ogni volta si deve arrivare allo “scontro ideologico”. Poi, non capisco neanche perchè ci si debba sentire “calimeri” nel portare avanti delle opinioni che tanti altri sul sito non ritengono fondate.
L’obiettivo di questo sito (ritengo…) è quello di esprimere opinioni, di fornire informazioni, indicazioni, non quello di decidere se un’opera si fa o no.
@Davide, ok. Non te ne frega niente dei numeri, l’abbiamo capito. A me personalmente si, visto che conto il “numero” dei bigliettoni da 100 che la regione mi chiede. Devo star zitto per questo? Devi stare zitto tu? No, nessuno dei due.
Chi ha la responsabilità di decidere DEVE decidere. Ora sono tutti d’accordo, Stato, Regione e Comune; quindi la pedemontana si dovrebbe fare. Qui siamo; tra qualche mese vediamo.
@mdm: la tua obiezione è giustissima! (fidarsi è bene, non fidarsi è meglio).
Ho trovato solo che
– il progetto si chiamava “Preliminary design of the urban bypass of the core node of Palermo”
– che ““A gennaio abbiamo incontrato l’Anas – spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Gini – e ci hanno spiegato che il progetto non è fattibile. C’è da considerare l’impatto ambientale su Maredolce, così come le simulazioni effettuate rendono il progetto non più valido economicamente. Attendiamo una comunicazione ufficiale, ma i contenuti ce li hanno già anticipati”; la data della riunione dovrebbe essere 12 gennaio 2016.
Grazie @vicchio65, anch’io avevo trovato quelle dichiarazioni ma nulla più, nessun documento ufficiale. E dato che di dichiarazioni poco attendibili dalla precedente giunta ne abbiamo avute a iosa (una per tutte “le metropolitane non vengono più finanziate “), mi piacerebbe basare la mia opinione su atti ufficiali.
P.s. rivolto alla redazione del sito: come è possibile avere supporto tecnico? Avevate già bloccato il mio indirizzo ip precedente, non credo che adesso abbia pubblicato commenti a voi non graditi per cui penso vi sia un problema col sito, visto che con il mio dispositivo e con il mio Wi-Fi non riesco a pubblicare nulla mentre con un altro cellulare ci riesco. Grazie in anticipo.
@mdm la redazione dice semplicemente che se continua a scrivere con diversi account (farlocchi), è ovvio che ci sia un problema di fondo. E’ davvero sconcertante leggere i suoi commenti fuori da questo spazio dove veniamo etichettati come pifferai e leccaxxxx. Poi però eccolo puntualmente qui 😀
A proposito di pareri da tastiera, ne sa niente di quelli che scrivevano che l’appalto tram era stato bocciato svariate volte?
Che tipo 😀
Abbia più coerenza con le sue parole…ogni tanto
Fino a quando non aprono i cantieri non e’ credibile. Nient’altro da dire.
PEDEMONTANA : LE PROMESSE DELL’ ASSESSORE ARICO’
L’ assessore regionale alle infrastrutture, Alessandro Aricò, durante il convegno “Palermo città del futuro” ha trionfalmente dichiarato : “Tra otto anni potremo percorrere la nuova Pedemontana di Palermo……Il prossimo luglio presenteremo il progetto preliminare. L’opera varrà oltre un miliardo di euro e sono previsti oltre venti chilometri di strade, di cui la metà in galleria. “
Di fronte a un pubblico di imprenditori e professionisti, un po’ perplessi, l’ assessore ha voluto sottolineare che si tratterà di un opera …molto tecnologica:
“ E’ la prima volta che verrà realizzata con l’ausilio dei big data: tutto il traffico dei cellulari disegnerà il nuovo percorso della circonvallazione di Palermo. Orientativamente, potrà essere pronta nell’arco dei otto anni”.
In parole povere, non c’è ancora un progetto, non è stata bandita la gara d’ appalto, non si sa se l’ opera è fattibile e , forse, non ci sono neanche i soldi ma l’ assessore Arco’ annuncia che tra 8 anni avremo l’ opera pronta.
Speriamo che l’ assessore abbia ragione o forse spera nella memoria labile dei palermitani.
Forse avrà pensato che se i cittadini hanno creduto per 30 anni alle promesse “farlocche” del vecchio sindaco e dei suoi assessori perché non devono credere alle sue promesse?
P.S. Spero che l’ assessore abbia ragione ma purtroppo la realizzazione della Pedemontana non risolverà il problema del traffico a Palermo.
I trent’anni di ” immobilismo amministrativo” , in cui qualcuno ha deciso che in questa città non dovevano essere fatte opere pubbliche che favorissero la “mobilità privata e su gomma” ( strade, ponti, svincoli, sopraelevate, tangenziali, tunnel, parcheggi , ecc. ecc ) e non bisognava migliorare o semplicemente garantire la normale manutenzione della viabilità stradale esistente , hanno determinano una situazione di …….. “immobilismo viario”.
In una città che non riesce a completare, dopo vent’ anni, lo svincolo di Brancaccio, parlare di Pedemontane o tangenziali ci fa sospettare che qualcuno ci voglia …..prendere in giro.
@belfagor, la volta scorsa era stata bocciata per problemi ambientali. Non conosco i dettagli, ma immagino che, trattandosi di 20 km di gallerie, i problemi riguardassero il sistema idrico della conca d’oro le cui sorgenti verrebbero distrutte dai tunnel. Come di è già visto nel caso della tav del Mugello, diversi paesi a monte della pedemontana rimarrebbero senz’acqua. Altofonte, Monreale, baida, pioppo ecc.
Fontane e pozzi all’asciutto, acqua che arriva con l’autobotte. Ci sono interessi di imprese mafiose sia per la costruzione che per i danni della pedemontana. Speriamo che non si faccia mai, ma che al contrario si interri l’intera circonvallazione.
@punteruolo
l’opposizione ambientalista era il meno…la verità è che gli studi avevano dimostrato che non era conveniente dal punto di vista dei flusis di traffico e del vantaggio che ne avrebbe avuto la mobilità urbana e di transito.
Ci vediamo tra otto anni 😉
@vicchio, ci sono degli studi favorevoli e altri sfavorevoli. per me è inutile e dannosa. con meno soldi si potrebbe interrare la circonvallazione un po’ alla volta, utlilizzando le complanari.
non sapevo che essere di destra significasse “fare cose”. Seguendo questo ragionamento, lagalla dovrebbe aver gia tutto pronto per fare tram, pedemontana, cimiteri nuovi, scuole nuove, MAL. Per caso hai gia visto qualcosa che ci sfugge, tu che sei cosi avanti?
Passa piu tempo a pensare piuttosto che offendere, ci farai una figura meno da vastaso quale sei.
@ultras palermo, le opere utili vanno fatte, quelle inutili rischiano di peggiorare la situazione, creando dei doppioni. il problema della circonvallazione attuale non è soltanto il traffico, ma soprattutto il suo essere una barriera fra quartieri, manco avessimo un grosso fiume che scorre in mezzo alla città. questo fiume ha vari affluenti che lo ingrossano e lo fanno straripare da ogni lato. bisogna mettere tutto sottoterra per consentire alle direttrici mare-monti di scorrere libere, senza incrociare il traffico della circonvallazione. con la pedemontana continueremmo ad avere quartieri isolati, attraversamenti impossibili e traffico pazzesco. ecco perché investirei tutto su una circonvallazione interrata (trincea o tunnel) e non su un inutile doppione che rischia di distruggere quel che resta della conca d’oro.
conosco un ultrà del palermo, tale rosario del borgo vecchio. ottima persona. non penso si tratti di te.
Complimenti alla redazione per l’intervento immediato.
Non abbiamo bisogno di utenti idioti che non hanno nemmeno il coraggio di utilizzare sempre lo stesso nick. Nonostante sia stato adeguatamente classificato (nonchè smentito 😉 , solo che non se lo ricorda!) è sempre qua a fare solo casino.
Discutere con cognizione e anche con opinioni personali va bene; a fare caciara se ne vadano da qualche altra parte.
Ho trovato una notizia interessantissima, alla quale si da stranamente (sospettamente…) poco rilievo.
A questo link trovate le ipotesi di progetto alternative che saranno prossimamente aperte al dibattito publico. https://dibattitopubblico.stradeanas.it/pedemontana-palermo/
Vi invito a leggere la Relazione di Progetto ed invito magari la redazione a farci un articolo.
In estrema sostanza, l’ipotesi di interramento/sopraelevazione viene esclusa: condivisibile le motivazioni della sopraelevata, un pò più discutibili quelle dell’interramento, ma non sono un tecnico e non mi esprimo.
Le tre alternative variano sostanzialmente per il numero delle uscite intermedie.
Ad oggi il traffico presente sulle corsie centrali è di circa 166.700 veicoli al giorno (oltre a 28.700 sulle complanari) e il numero di auto che transiterà sulla tangenziale varia da 44mila a 55mila nel 2034 a fronte di una riduzione del traffico sulla circonvallazione indicata del 13-16% (che farebbe da 18mila a 22mila auto in meno).
Conoscete la mia posizione: una tangenziale servirebbe, ma non questa; una vera tangenziale, come si era proposta tanti anni fa, che scavalchi completamente l’area urbana da Ficarazzi a Carini. Mi sembra che i numeri confermino che non è verrebbe fuori nè una tangenziale nè una alternativa alla circonvallazione.
Ma voglio anche andare incontro a chi è favorevole: se si valuta di farla la si faccia, sempre meglio che niente! Ma lo ricordo a chi parla male dell'”anelletto” di RFI: a mio parere è un’opera che nasce vecchia!
@vicchio65, il link non si apre.
@vicchio65,
l’opera nasce vecchia. avrei investito tutto sul collegamento in sotterranea porto-autostrade, e non su un doppione della circonvallazione. e ancora, avrei lavorato all’interramento del tratto centrale di quest’ultima, da einstein a calatafimi, con la riqualificazione delle aree in superficie e la ricucitura fra i quartieri a monte e quelli a valle e con il ricongiungimento fra i tronconi spezzati degli assi di penetrazione urbana. tram, piste ciclabili, alberature.un’enorme fascia urbana che torna a respirare. e invece no, come se non bastasse la circonvallazione che c’è, se ne fa un’altra. il problema non è infatti il volume di traffico, ma la sua distribuzione e la sua fluidità. per gli spostamenti urbani, che sono la maggior parte degli spostamenti che avvengono lungo la circonvallazione, non cambierà niente. a nessuno verrà in mente di mettersi sulla pedemontana per andare, che so io, da notarbatrolo a sferracavallo.
@punteruolorosso
non saprei…a me lo apre. Comunque si può andare all’home http://www.dibattitopubblico.stradeanas.it e poi trovare la pedemontana di Palermo.
Le problematiche relative al tracciato in sottopasso sono descritte a pagina 13 e 14
Pedemontana o tunnel porto?
Sembra un po’ la vecchia diaspora tra Tram e MAL.
Personalmente propendo per la seconda ipotesi, anche se probabilmente la soluzione ottimale potrebbe essere la complementarietà.
A mio avviso quello espresso da ANAS è un parere autorevole ma non inconfutabile. E resta comunque il parere di un attore che ha interesse diretto alla realizzazione dell’opera.
Ciò detto, vorrei comunque evidenziare che entrambi le soluzioni apporterebbero un beneficio, ma non rappresentano la soluzione definitiva.
Sia l’una che l’altra realizzerebbero il by-pass per il traffico di attraversamento, cioè quello che dall’uscita della A19 va all’imbocco della A29 e viceversa, che però è meno del 10% del volume totale dei veicoli che attanaglia l’attuale viale della Regione Siciliana.
Il problema più importante, se volete, il più grosso, non ha reale soluzione! O quanto meno, la soluzione non può stare in una sola opera. Servirebbe piuttosto un concorso di interventi, piccoli e grandi, che all’unisono possono sorbire l’effetto sperato.
Viale della Regione Siciliana è diventato quello che è oggi soprattutto a causa di quello che gli è successo intorno negli ultimi decenni. Mi spiego meglio: Se fosse rimasto quel vialone periferico che era ai tempi del suo tracciato, oggi, con gli opportuni piccoli adeguamenti, avrebbe potuto ben assolvere al compito di collegare le due autostrade.
Succede però che è stato inglobato dal tessuto urbano che gli è cresciuto intorno in modo scriteriato e che l’ha fatto diventare “anche” una strada urbana.
Fa da gronda per i flussi automobilistici provenienti dai quartieri di palazzoni che sono sorti lato monte.
Flotte di veicoli che ogni giorno si spostano e congestionano l’arteria.
Migliaia di persone che la mattina “scendono” in città e a sera “salgono” a casa.
Oggi sarebbe possibile mitigare gli effetti di tanta scelleratezza edile degli anni passati (neanche troppo lontani) con interventi davvero lungimiranti e che possano da una parte distogliere il traffico di connessione autostradale (pedemontana o tunnel, in questa argomentazione pari sono), per altra parte favorire quanto più possibile le vie di penetrazione in città sulla direttrice monte-mare, anche e soprattutto con la ausilio della mobilità pubblica sostenibile.
Il traffico automobilistico non va solamente deviato. Va soprattutto contenuto.